È stata presentata oggi a Palazzo del Normanni, la relazione sugli adolescenti e le loro criticità svolta dalla Commissione Antimafia. Un’indagine durata sette mesi che ha permesso ai commissari di indagare più da vicino le debolezze, le carenze e criticità che contraddistinguono sopratutto i giovani che vivono nelle zone interne della Sicilia. Innanzitutto, sempre più diffusa è la dispersione scolastica dei ragazzi siciliani che si allontanano da scuola anche perché spesso è proprio l’offerta formativa, di sostegno e supporto in situazioni difficili ad essere carente o a venire meno, perché vengono meno le risorse economiche. Questo comporta anche una carenza degli interventi a supporto dei ragazzi e una lentezza spesso lamentata da assistenti sociali, tribunale dei minori, operatori scolastici. “Non c’è da stupirsi se poi la criminalità organizzata attrae a se ragazzi intrappolati in un sistema fatto solo di burocrazia” si legge nella relazione “e di questo la responsabilità è da individuarsi nelle istituzioni”. Dalla Commissione quindi alcune proposte: la necessità di una legge regionale che raccolga e coordini le buone prassi esistenti; l’urgenza di dotarsi di un’anagrafe scolastica e di un piano dell’infanzia regionali; l’importanza di ricostituire la Commissione regionale per i problemi della devianza e della criminalità; l’imprescindibile valorizzazione delle figure dei garanti locali. Soprattutto, sottolinea il Presidente Fava “occorre valorizzare la generosità e la professionalità del mondo della scuola e delle realtà dell’associazionismo e del sociale”. Nelle prossime settimane queste tematiche saranno oggetto di discussione in alcuni incontri che si terranno a Palermo, Messina, Catania.